Work in progress

7 09 2008

Queste settimane sono ricche di impegni, sia a livello lavorativo che personale, motivo per il quale il post di questa settimana tarda ad arrivare. Tra un pre-shooting ad una coppia di futuri sposi ed un matrimonio appena concluso ma da passare ancora in post produzione, il tempo da dedicare al post è veramente ridotto all’osso. Vi preannuncio che sta per volgere al termine la preparazione di alcuni scatti ad una tana di tasso ed una di volpe, spero di riuscire a portare a casa qualche buona immagine a riguardo. Seguirà una approfondita spiegazione della tecnica utilizzata.

Per il momento vi saluto ed auguro a tutti, buona luce!!





Nuova pagina: Matrimonio

15 07 2008

Apre oggi una nuova pagina del blog: ..Si! Lo voglio.. , una sezione dedicata interamente alla fotografia di matrimonio. Al momento è presente una sola galleria, nei prossimi giorni ne aggiungerò altre. Un esperimento che ho intenzione di iniziare in vista della prossima cerimonia, è quello di fare un pre-shooting della coppia in modo informale e divertente in modo da creare maggiore complicità con i futuri sposi e poter instaurare un rapporto che induca maggior naturalezza durante le foto del fatidico giorno.





Ambra al mio fianco.

13 03 2008
Eccoci qui finalmente, queste due settimane sono state ricche di impegni e di problemi di linea internet per cui ho saltato un paio di post. Vediamo di rifarci raccontandovi qualcosa di carino come, ad esempio le riprese fatte a febbraio assieme alla giovane promessa della fotografia nonchè mia pupilla Ambra.

Il 21 febbraio di ogni anno, i gruppi scout di tutto il mondo commemorano la nascita dell’ideatore di questo metodo educativo: Lord Robert Baden Powell; l’evento è chiamato Giornata del Pensiero e vi partecipano i ragazzi scout appartenenti alle diverse associazioni aderenti alla F.I.S. (Federazione Italiana dello Scoutismo) come AGESCI, CNGEI e SCOUT D’EUROPA. Anche quest’anno mi è stato chiesto di riprendere la cerimonia che consiste in una messa celebrata nella basilica di S.Vittore a Varese. Quale occasione migliore per chiedere una mano: essere da soli a scattare durante una cerimonia di questo genere, così come ad un matrimonio o battesimo, ti obbliga a saltare come un grillo da una parte all’altra della chiesa generando anche disturbo. In una situazione del genere l’assegnamento non è tanto riprendere il rito religioso in sè ma il clima globale dell’evento, bisogna concentrarsi contemporaneamente sia sui ritratti dell’assemblea che di quello che succede sull’altare (momenti forti, simboli).
Avere a fianco una persona fidata che può darvi una mano permette al contrario di dividersi il lavoro: uno pensa ai ritratti e l’altro alle riprese grandangolari, uno ruba qualche scatto tra la gente l’altro si concentra sull’altare, ecc.
E’ proprio quello che abbiamo fatto noi, Ambra ha secondo me un buon occhio e nonostante sia sempre modesta speravo veramente che accettasse l’invito. Capisco che trovarsi di punto in bianco ha riprendere un evento dove non puoi sbagliare induca un certo stato d’ansia, ma credo sia stato così per tutti no? E poi ero sicuro dei risultati, che di fatto, non hanno deluso! Lascerei parlare alcune immagini prima di riportare le riflessioni di lei fatte a posteriori.

“All’inizio,quando mi hai chiesto di aiutarti mi è venuto un mezzo infarto….io,a fare un servizio fotografico “serio”in una messa così seria?? E per di piu con una macchina professionale…!!
Quando mi spiegavi le cose da fare ero piu attenta che in una lezione di filosofia(l’unica in cui sto attenta) perchè avevo il terrore di perdermi qualcosa e fare qualche macello…non ti dico poi a fare i primi scatti di prova…mi venivano tutti mossi e bruciati…ho sperato fino all’ultimo che arrivasse l’altro ragazzo che doveva assisterti…
Poi è iniziata la cerimonia…uno scatto,due….e la macchina si blocca…non funzionava piu…attimo di panico assoluto…la gente che avevo vicino si è accorta che c’era qualcosa che non andava e che continuavo a guardarmi in giro x incrociare il tuo sguardo…”ora mi uccide”…”gli ho rotto la macchina…aiuto…mi ammazza seriamente!”pensavo già a che lavoretto avrei fatto per ripagartela…poi va beh…fortunatamente l’hai sistemata…
Mi avrà aiutato il fatto di essere in chiesa e ho cominciato a rilassarmi: anche se tutti mi fissavano mentre vagavo x le panche, ci ho preso gusto, mi divertivo a prendere i bimbi di sorpresa e ancora di piu quando erano loro per primi a mettersi in posa e mi sorridevano. Provavo le differenze con o senza flash, sta di fatto che ero talmente immersa che mi sono persa tutti i momenti importanti che mi avevi detto di riprendere come il cambio della guardia, lo scambio della pace (lo facevano troppo veloce e perdevo le inquadrature). Forse mi sono lasciata scappare qualche bella occasione per la vergona o la paura di dar fastidio alle persone.
Per il resto mi sono divertita! E’ stata la messa più corta alla quale io abbia mai partecipato!
Grazie dell’intervista…se vuole le lascio il mio autografo!!! 🙂 ”

Brava Ambra! Se notate tutte le foto tele sono state scattate da lei mentre io scattavo in grandangolare, l’idea iniziale era proprio quella di sviluppare l’evento come un reportage alternando riprese strette a larghe ambientate, il mio giudizio è positivo e l’evento è completo proprio grazie a questa divisione del lavoro.
Una frase di Ambra mi lascia felicemente colpito: “.. Forse mi sono lasciata scappare qualche bella occasione per la vergona o la paura di dar fastidio alle persone..”; quanto è vero e quanto è difficile: spesso si crede che il maggior imbarazzo stia dalla parte del soggetto ma il fotografo dove lo mettete? In quel momento state prendendo senza chiedere ed è difficile superare questa fase in cui ci si sente quasi di chiedere scusa se fotografiamo. Tutto ciò mi lascia felicemente colpito perchè credo sia un corridoio obbligato per poter fare delle buone foto di ritratto ed in generale alla gente, è un nostro percorso che si sviluppa fino all’incontro con il soggetto, alla capacità di suscitare con uno sguardo quella complicità che restituisce lo scatto giusto senza infastidire ed essere inopportuni. E’ un paradosso ma dovremmo essere in grado di raccontare qualcosa di una persona senza conoscerla, quanto lavoro da fare su noi stessi e quanta pazienza prima di vedere i risultati…motivo in più per scattare, scattare, scattare!!
Alla prossima!!

P.s.: alcune note tecniche, le foto sono state scattate in parte con flash ad 800 ISO di sensibilità in parte in luce ambiente a 1600 ISO; Abbiamo utilizzato uno zoom Sigma 24-70 2,8 EX-DG ed un medio tele Canon 100 mm 2,8 Macro (lasciatemelo dire è un ottima lente da ritratto). Questo post potete leggerlo anche su Appunti Fotografici